Intervista di Vanessa Contini
Riprese video Laura Pacelli
Il lungimirante Nicola Formichetti è stato il
primo a sceglierlo come musa (per Mugler), a
seguire Lady Gaga che l'ha voluto nel suo video
Born this way. Da qui la vita di
Rick Genest - familiarmente chiamato
Rico - ha iniziato a cambiare. Radicalmente. A
cominciare dal passaporto, documento che fino a poco tempo non
sapeva neppure a cosa servisse.
La carriera di Rico si sta declinando in modi diversi: da
piccole parti al cinema, un cameo in 47
Ronin film in lavorazione con Keanu
Reeves (2011), a vincitore del Guinness World
Records per i tatuaggi (l'80 per cento
del suoi corpo è tatuato, per lo più dall'artista Frank
Lewis, per cui ha speso 9 anni di tempo
per un totale di 15mila dollari canadesi), a
performer live del carnevale contemporaneo nella sua compagnia di
produzione, la Lucifer's Blasphemous Mad Macabre Torture
Carnival. Sarà per questo e soprattutto per lo
scheletro che ha tatuato sul corpo, che i media gli hanno
affibbiato il soprannome di Zombie boy. Ma per
favore, non chiamatelo così... (Ascoltate l'intervista per capire
perché)
Poco tempo fa è passato a Milano e GQ.com l'ha
intervistatto scoprendo che dietro ai tatuaggi c'è un ragazzo a cui
piace sicuramente stupire, ma con dei valori e una spiritualità
legati a ciò che conta davvero nella vita. Fachiro
nel senso più ampio del termine, è nomade
nell'anima ma si dichiara fidanzato ("anche lei è
tatuata"), ha un appartamento "ma non c'è mai", ci
confida il suo manager. Canadese di nascita, si è
presentato in studio dalle fotografe Aline&Jacqueline
Tappia, che lui stesso ha scelto, vestito con un look
particolare: cappello, giacca, maglietta scollata sotto le braccia
con la scritta "kill me", i pantaloni dentro agli stivali. Insomma
niente lasciato al caso. Si vocifera, e lui non ha smentito, che
stia lavorando alla produzione di una sua linea di
moda. Sguardo magico e un brutto rapporto con gli specchi,
in sintesi Rico o Rick Genest è tutto e il
contrario di tutto. Lo aspettavamo per le sfilate milanesi e invece era a Rio de
Janeiro.
Photographer: Aline&Jacqueline Tappia
Fashion Editor: Peter Cardona
Grooming: Seiko Nishigori@ Greenapple
Special Thanks: Eleonora Schettino@ Why Not; Andrea Villa@
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